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Sposarsi nel Borgo: 6 fantastiche location
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Sposarsi nel Borgo: 6 fantastiche location

Sposarsi nel Borgo: 6 fantastiche location

A Morro d’Alba, nel borgo dell’Amore, fra la Storia e gli scorci mozzafiato offerti da una Natura magica e suggestiva, potrete trovare sei affascinanti location per il vostro giorno più bello.

Progettato alla metà del Settecento dagli architetti Arcangelo Vici e Nicola Maiolatesi, l’edificio, di recente ristrutturazione, colpisce per la sua luminosità e per la ricchezza delle decorazioni, in particolare le paraste emerse a seguito dell’ultimo restauro. La pavimentazione ottocentesca in pietra rosa, rinvenuta dopo il restauro risulta particolarmente delicata ed elegante.

Al suo interno, fra le altre opere citiamo una pala del Ramazzani (Crocefisso con Madonna e Sant’Agata 1596). L’ampia finestra della facciata, che illumina l’interno alle prime luci dell’alba, è stata modificata nel 2018 con un’immagine di San Gaudenzio. Sotto di essa un organo della seconda metà del ‘700. Per l’interesse storico ed artistico la Chiesa sarà oggetto delle prossime “Giornate d’Autunno” dedicate alla riscoperta del patrimonio culturale organizzate dal FAI. La location è scelta in particolare dalle coppie che intendono celebrare in uno scenario suggestivo, il loro matrimonio religioso.


La piccola chiesa rurale di Sant’ Amico, dedicata ai Santi Simone e Giuda, è molto antica. Secondo una lapide pare sia stata ricostruita nel 1587, dagli abitanti del Castellare, un gruppo di case fortificate presenti nell’area di Donderè,come veniva denominata la zona.In questa area attualmente risiedono molte strutture ricettive e cantine. La vegetazione è rigogliosa e i campi sono coltivati principalmente a vite dei vitigni di Lacrima di Morro d’Alba DOC e Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi. La piccola chiesa di Sant’Amico risulta una location intima e suggestiva, immersa in una Natura imperante avvolta dai vigneti, dai profumi e colori della campagna marchigiana. Per la peculiarità storica e artistica, anche questa chiesa verrà inserita nel circuito delle giornate che il FAI dedica alla riscoperta del patrimonio Storico e Artistico del Comune di Morro d’Alba.


Il camminamento di ronda che percorre tutte le mura castellane del borgo di Morro d’Alba rappresenta un unicum in Europa. Viene denominato “La Scarpa”, facendo riferimento alle mura esterne del Castello che sono appunto “scarpate”, inclinate. Originariamente era la strada principale del borgo, quella in cui si affacciavano le aperture delle abitazioni più importanti, vi si trovava l’ingresso del palazzo comunale, poi, nel tempo, l’ingresso delle botteghe artigiane. Oggi, grazie alla sua perfetta conservazione, consente una passeggiata che offre straordinari scorci della campagna marchigiana che degrada dolcemente dai Monti Sibillini, fino al mare e al Conero. Le Torri sono collocate ai vertici dell’originale pianta pentagonale del Castello e sono state intitolate tenendo conto di personaggi ed elementi legati alla Storia del borgo, inevitabilmente legata a Federico II (Il suo Stemma è riprodotto sulla torre civica visibile da piazza Tarsetti esterna al Borgo). In particolare la Torre denominata “Teodorico” viene scelta spesso per la celebrazione di matrimoni, sfruttando lo straordinario panorama e la particolare suggestione che lo caratterizza in alcuni momenti del giorno come al tramonto. Gli stessi luoghi sono scelti dall’amministrazione per lo svolgimento di concerti cameristici durante l’estate. Tutto il camminamento di ronda è dotato di un sistema di filodiffusione che consente la passeggiata e la celebrazione del rito sottolineato dalla musica, che può essere scelta dai nubendi. In questo caso, è incluso nel costo di affitto dello spazio pubblico, anche il pagamento della Siae e le sedute per gli ospiti.


Si accede dalla sala di ingresso del palazzo comunale ed è il luogo in cui il Sindaco di Morro d’Alba svolge il suo lavoro, ricevendo personalità e cittadini. La stanza, in rosso pompeiano, presenta una decorazione centrale del soffitto caratterizzata da elementi classici eleganti ed armoniosi realizzata da Marcantonio Bedini nel 1947. Le pareti si arricchiscono di pregiate e antiche  opere pittoriche seicentesche e settecentesche di piccolo formato provenienti dalle antiche chiese morresi che fanno parte della collezione comunale. Questa location viene generalmente scelta per celebrazioni molto intime, con pochissimi invitati al rito.


Già Chiesa della S.S. Annunziata, si trova in piazza Tarsetti, davanti alle mura castellane. L’edificio è stato inaugurato nel 1670 e presenta, sulla facciata, due ordini di paraste e il portale in pietra serena. Ha una struttura a capanna e copertura a due falde. All’interno ritroviamo tre grandi tele, di autori ignoti, della seconda metà del 1600. Di proprietà del Comune, nel 1985 viene sconsacrata e restaurata. La parte prima dedicata al culto viene impiegata per conferenze e la sezione sottostante, un tempo utilizzata per conservare i prodotti dei poderi annessi alla Chiesa, viene adibita a spazio espositivo. Entrambe le sezioni dell’edificio oggi possono essere impiegate per la celebrazione di matrimoni, particolarmente suggestivi anche nel caso di riti civili: in particolare la parte superiore per la cerimonia (fino a 99 posti) e quella inferiore per intrattenere gli ospiti magari con un rinfresco, anche in concomitanza con un’esposizione artistica. L’ingresso all’edificio presenta una scalinata ideale per una decorazione floreale e la parte sottostante ha un’apertura su di un piccolo giardinetto che consente di ampliare lo spazio dedicato all’accoglienza degli ospiti. L’orientamento a est rende particolarmente piacevole il luogo nel momento del tramonto. La struttura è dotata di un sistema di filodiffusione per un evento sottolineato dalla musica scelta dai richiedenti.


La sala consiliare, nel palazzo settecentesco sede del Comune, oltre a rappresentare il cuore politico del borgo, svolge da sempre la funzione di pinacoteca. In esso l’opera più importante conservata è il quadro di Claudio Ridolfi, del 1630, raffigurante l’Incoronazione della Vergine. La grande sala presenta alle pareti i mezzi busti dei benefattori del luogo e può contenere fino a 99 persone. Questa location è ideale per chi intende coinvolgere un gran numero di ospiti, o per gli amanti dell’arte pittorica che potranno ammirare il lavoro del noto pittore di origine veneta. Nella sala è presente un sistema di amplificazione della voce ed è possibile sottolineare l’evento con la musica.