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Chiesa di Santa Maria del Fiore
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Bellezza Cultura Spiritualità

Chiesa di Santa Maria del Fiore

Chiesa di Santa Maria del Fiore

Dettagli

VIA Santa Maria del Fiore _
Temporaneamente chiuso

Aperta solo in occasioni speciali (FAI, ecc.....)

parcheggio accessibile in sedia a rotelle

L’esistenza di una chiesa di Santa Maria è attestata nel 1290, ma un secolo dopo l’edificio è ormai molto deteriorato e viene demolito. In seguito a ciò il 29 marzo 1512 il pievano di San Gaudenzio affida l’incarico di ricostruire la chiesa sul luogo del precedente edificio, dove sorge tutt’oggi. La sede parrocchiale in Santa Maria del Fiore cessa però di esistere nel 1884, quando viene trasferita nella chiesa di San Benedetto, nel centro urbano.

La medievale intitolazione a Santa Maria di Marciano muta, dopo la riedificazione, in quella di Santa Maria del Fiore di Marciano, perché l’unico altare, viene decorato con un affresco della Madonna gestante che tiene in mano una rosa: una raffigurazione poco diffusa e ben presto abbandonata, perché ritenuta non adatta a rappresentare il ruolo mistico di Maria.

L’attuale edificio si presenta in forme semplici che, ad un esame superficiale, non rispecchiano le numerose trasformazioni subite nel corso dei secoli.

Durante un intervento di restauro e consolidamento strutturale da parte della Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici, si è evidenziata una ricchezza inaspettata nell’ambito decorativo dell’edificio. Nella parete di sinistra appare la raffigurazione della Vergine con calice e una lunga croce e un vaso da cui fuoriescono elementi floreali. A destra è rappresentata la Vergine con Bambino, l’immagine di una Santa orante e decorazioni vegetali floreali.

Tali affreschi risultano essere stati realizzati con tecnica mista, in parte a mezzo fresco e con stesure di tempera a secco, e si possono porre cronologicamente tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII secolo.

Galleria immagini

Immagine della destinazione
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Immagine della destinazione
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CHIESA - SUSSIDIARIA Beni architettonici Morro d'Alba (AN) Parrocchia di San Benedetto Diocesi Senigallia Regione ecclesiastica Marche

Il complesso architettonico di Santa Maria del Fiore è formato dalla casa canonica e dall'edificio di culto, che condividono parte della struttura muraria. La chiesa mostra caratteristiche tipiche della seconda metà del secolo XIX. Il portale è inquadrato in una mostra di pietra bianca, sormontata da un architrave e conclusa da un cornicione. In asse con il portale si trova una finestra di tipo termale, a lunetta con accenno di cornice esterna. La facciata è poi conclusa con il timpano, delimitato inferiormente da un marcato cornicione. Agli angoli sono accennate due lesene che terminano senza capitello. I muri esterni della chiesa sono intonacati e verniciati in rosa antico, mentre la canonica è verniciata di bianco. Nel punto di intersezione delle coperture si trova il campanile a vela realizzato in mattoni e formato da due fornici disposte ad angolo retto.

Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con mattoni pieni.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Interno
L'interno a navata unica è semplice, povero di decorazioni all'infuori delle nicchie poste ai lati dell'arco e contenenti due statue di santi. Le pareti laterali del presbiterio sono divise da lesene in sei riquadri decorati con figure dipinte di santi. Sulla parete di fondo è presente un'immagine della Vergine, contornata da una raggiera. L'interno è illuminato da due finestre rettangolari ricavate nella volta e dalla finestra termale in facciata. La chiesa internamente è voltata a botte con arco a sesto ribassato.

NOTIZIE STORICHE
XII ‐ XIII (prime notizie intero bene)
Presente già nel Medio Evo, la chiesa era una delle pievi sorte intorno a Morro d'Alba nei secoli XII e XIII. Nel 1290 viene segnalata la prima volta per le decime dovute.
1512 ‐ 1586 (ricostruzione intero bene)
Nel 1512 un certo Angelo di Atti lascia come eredità una cospicua somma per erigere di nuovo la chiesa, che inizialmente non è parrocchiale. Nel 1586 il parroco viene accusato davanti al Vescovo di aver dilapidato il patrimonio dell'intera parrocchia.
XVIII ‐ 1802 (proprietà intero bene)
Mantenuta parrocchiale nel XVIII secolo, la chiesa perde importanza rispetto alla centrale parrocchia di San Gaudenzio. Al contempo acquisisce la titolazione odierna per la presenza di un quadro che raffigura la Madonna con una rosa in mano. Nel 1802 il quadro viene sostituito da un dipinto della Vergine con Gesù bambino coronati.
1960 (restauro intero bene)
Intorno al 1960 viene restaurato l'intero edificio, conservando la separazione tra edificio di culto e casa canonica.